Concilio dei topini

Un modo più assennato di leggere le notizie

Topino 106

L’insegnante di italiano del liceo ogni tanto ci ripeteva di leggere i giornali. Quando aprivo un giornale, non ci capivo un beneamato Fagiolino Giallo Meraviglia di Venezia DOP.

“Cippini incalza su ABCD, Bolzetti: misure urgenti”

“Il Capitano non morde più”

“Avanti tutta, mercati in retromarcia”

“La fine di un’epoca: Hansel e Gretel alla CONIFAB”

“Cultura: che fine ha fatto l’abuso dell’ossimoro?”

Ma che cavolo stanno dicendo??

I miei compagni intellettuali che invece seguivano le notizie riuscivano a formulare argomenti politici avanzati come “ma dai” oppure “il matrimonio deriva da mater che vuol dire mamma, quindi i froci non si possono sposare”. Invidioso del loro successo dialettico, bramavo trovare un giornale alla mia portata cognitiva.

Un giorno i miei genitori lasciano buttato lì un settimanale, l’Internazionale. Gli dò pigramente una scorsa—così, per curiosità—e grande sorpresa: capisco quello che c’è scritto! Il suo trucco consiste nel non essere un ordinario giornale che pubblica articoli originali scritti da giornalisti italiani, bensì una raccolta di articoli tradotti dalla stampa internazionale per tenersi informati sugli avvenimenti in tutto il mondo. Non potendo basarsi su lettori pensionati che seguono le notizie come una telenovela, sono costretti a scegliere articoli che diano abbastanza contesto da seguire l’argomento. (Ipotesi alternativa: ai giornalisti italiani gira male parlar chiaro.)

Mi abbonai all’Internazionale e lo lessi assiduamente per qualche anno. Ahimè, nonostante io riuscissi sempre a capire cosa c’era scritto, col tempo mi resi conto di un ulteriore anello mancante: i giornalisti non capivano cosa stavano dicendo. Gli articoli che si limitavano a raccontare una storia specifica o eventi dettagliati erano ottimi; ma le notizie più importanti, quelle su conflitti, movimenti politici, andamenti economici, eccetera, erano come avvolte da una patina di vaghezza e mancanza di struttura logica.

Capisco che la verità sia difficile da raggiungere a volte, ma… lì mancava la capacità di ragionare lucidamente: il processo giornalistico sembrava arrivare alla verità solo quando gli veniva sbattuta in faccia con dei tronchi di sequoia spinti da dieci locomotive, facendomi nel frattempo affondare nella falsità per casualità. Ad esempio, il giornale avrebbe pubblicato un articolo di copertina

IL LATO OSCURO DELLA SALSAPARIGLIA

Andare al supermercato e mettere nel carrello una busta di Salsapariglia: un gesto quotidiano e innocuo. Una ricerca del Saltinkulisbërg Staatstocazzj Institut ne segue il commercio, rivelando una rete oppressiva di proporzioni globali, attraverso sfruttamento del lavoro, inquinamento di laghetti delle tartarughe, e legami politici a tutti i livelli.

Per poi, qualche mese dopo, scrivere in sordina

SEZIONE IN FONDO CHE NESSUNO LEGGE

PARAGRAFETTO DEL CAZZO A MARGINE

Sembra che recenti ricerche sul commercio della Salsapariglia potrebbero contenere delle mancanze di imparzialità. Il giro d’affari precedentemente stimato in 100 miliardi di euro, è invece di 100 milioni.

Ah, già. Un fattore 1000. Capita. Solo tre zeri, dopotutto. Forse non dovrei più fidarmi della competenza di questi ricercatori. Aspetta… chi erano? Era per caso uscita una notizia a proposito? Boh, ho un vago ricordo.

Insomma, anche se alla fine me la davano l’informazione corretta, non avevano proprio l’aria di comunicare in modo da massimizzare la probabilità che nella mia testa rimanessero impresse nozioni affidabili piuttosto che speculazioni variopinte.

Ma basta con le critiche non costruttive. Oggi sono qui per annunciarvi che ho una soluzione: i mercati di predizione!

I mercati di predizion
Portano numeri alla tua attenzion
Se tu non sai, non negare
La tua incertezza devi affrontare
Ascolta il coniglio: segui il consiglio
La confidenza è un nascondiglio
Tutto è incerto, tutto è concerto
La tua probabilità porta allo scoperto!

I mercati di predizione sono dei giri di scommesse online, ma organizzati con stile, da livello Wall Street. Ad esempio, se vuoi sapere se tua madre ha una certa proprietà $P$, puoi aprire un mercato di predizione con definizione “Mia madre soddisfa la proprietà $P$?” e risposte possibili YES e NO. Il mercato parte con probabilità 50-50. Chi vuole scommettere entra nel mercato acquistando azioni YES o azioni NO in base a quanto ritiene probabile la risposta, per portare la probabilità del mercato verso quella che ritiene corretta. Mettiamo che un primo utente anonimo Pierino_lupino compri molti YES e porti la probabilità a 90-10. Poco dopo, un nuovo trader Mamma_65 ordina uno stonfo di azioni NO abbassando il mercato a 5-95. Da quel punto in poi tanti pesci piccoli succhiellano riportando pian piano la probabilità a un apparentemente stabile 85-15. Conclusione: hai una stima calibrata che la probabilità che tua madre sia $P$ è 85%! Agisci di conseguenza.

Concretamente, tutto questo si fa aprendo il sito manifold.markets, loggandosi con un account google, e scommettendo soldi finti. La novità importante è che prima di poco fa non esistevano siti che permettessero 1) a chiunque di aprire qualsivoglia mercato e 2) di usare soldi finti, quindi non avrei potuto eseguire il seguente schema avanzato di lettura dei giornali:

Mi sono preso qualche ora, sono andato in biblioteca e mi sono fatto tirar fuori i quotidiani di qualche giorno prima, per garantirmi un uso ininterrotto. Mi sono dato un tempo limite per ogni testata, tipo: 30 min per scorrere il Sole, e segnarmi domande specifiche che gli articoli lasciavano in sospeso. Poi ho scremato un po’ la lista risultante, rimanendo con

C’erano vari articoli su questi argomenti, ma per tutte le parole che riversassero non si riusciva a capire alla fine quanto fossero plausibili piuttosto che no gli eventi paventati. Quindi ho aperto dei mercati di predizione per ognuna delle domande:

Conclusione: adesso so che la saggezza delle folle indica che

Inoltre ho un modo comodo per tenere traccia di quanto ho ragione o torto. Ad esempio a giugno, non mi ricordo perché, mi sembrava difficile che facessero fuori l’orsa e quindi ho comprato 50 soldi di azioni NO. Il mercato rimane lì nel mio elenco e, ci volessero anche degli anni, quando si decideranno mi ricorderò di quella predizione e vedrò se le mie previsioni erano giustificate. Quando scommetti, è più difficile tirar fuori scuse, sei costretto ad affrontare i tuoi errori. In questo modo mi esercito ad estrarre dai giornali quali siano effettivamente le informazioni corrette.

Problema: in realtà, come si può vedere dalle scrittine sotto i titoli, quelle che ho chiamato “folle” consistono in 3-4 traders (nel momento in cui scrivo). Il che vuol dire che in realtà queste probabilità sono piuttosto sballate. Ad esempio: i dati del PIL su Q2 sono già usciti e ha fatto cagare; a meno che Q3 non sia un miracolo, il mercato sul PIL dovrebbe risolversi a NO. Quindi 27%, la probabilità corrente del mercato nel momento in cui scrivo, mi pare troppo alta.

È che, essendo un sito americano, ci sono pochi italiani. Quasi a nessuno frega controllare se il ministro dell’economia italiano spara cazzate o no. Sarebbe proprio carino se più italiani andassero a scommettere. Per allettare i lettori, eccovi alcune conigliette:

P.S. 23 ottobre 2023: mi hanno fatto notare che Manifold Markets non è proprio livello Wall Street. Su Manifold fai le scommesse direttamente con il banco, che aggiorna la quota dopo ogni scommessa; in un mercato serio i partecipanti commercerebbero direttamente tra di loro, e la probabilità sarebbe data dai prezzi di vendita e acquisto delle offerte aperte.

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