Concilio dei topini

Fate la carità a un povero dottorando senza browser

Topino 106

Ieri github ha pensato bene di dirmi che il mio browser (Safari 13.1.2) non è più supportato. È molto datato, in effetti è ben dell’anno scorso: io non ricordo nemmeno quanti soldi ho guadagnato l’anno scorso, la stessa cosa che si dice sempre al fisco. Lo sapevo già che sarebbe finita così da quando hanno smesso di arrivarmi gli aggiornamenti causa età del mio Macintosh. Il mio piano quando cominciai l’università era più o meno questo: arrivato al dottorato, il mio computer avrebbe avuto l’età giusta per il pensionamento. A quel punto mi avrebbero dato la borsa di 1100 € al mese—un sacco di soldi!!—e mi sarei comprato un nuovo portatile Apple che nel frattempo avrebbero pure cambiato architettura di nuovo quindi sarebbe stato davvero un computer super-nuovo-nuovissimo, e avrebbe avuto il browser aggiornato. L’unica cosa che ha funzionato nel piano è che la Apple ha cambiato i processori, per il resto mi sono laureato 2 anni in ritardo, e adesso che ho vinto la borsa di dottorato a Città Senza Nome Due mi sono accorto che vogliono 600 € + condominio + agenzia + spese per un monolocale fuori dal centro senza bidè. Avevo trovato un monolocale senza finestre a 550 € ma anche se ho chiamato subito per confermare che lo volevo, un tizio è arrivato prima di me in agenzia e l’hanno dato a lui. Facendomi i conti in tasca tra le varie cose dovrei finire tutti i 1100 con puntualità.

Di conseguenza ho rivalutato l’opzione di usare ancora il mio portatile per i prossimi anni visto che funziona perfettamente, e quindi dovrei installarmi un browser alternativo prima che l’internet mi travolga. Mi capita spesso di essere in giro e voler continuare qualcosa che stavo facendo al computer dal browser sul telefono, ormai tutti i browser principali hanno anche la versione mobile sincronizzata quindi non pensavo sarebbe stato un problema, ma invece il mio nuovissimo iPhone 6—con cover semitrasparente rosata che mette in risalto il retro oro rosa—non supporta le ultime versioni di Chrome e Firefox. Non pensavo che mai avrei considerato l’opzione di usare Opera, ma invece quello gira sull’iPhone 6, e quindi l’ho installato. Scaricandolo sul computer ho visto che offrono anche una mezza VPN gratis, e ho pensato, ma chi è che paga per tutti questi browser e servizi a caso che usano quattro gatti? Chi c’è dietro?

Innanzitutto aprendo Opera la prima cosa che si nota è che in realtà è Chrome ma con qualche cazzata in più qui e là. Un rapido controllo sull’internet rivela che in effetti Opera è diventato Chromium-based dal 2013 (come sono vecchio…) e che anche Edge è Chromium-based; visto che Chrome era partito da WebKit si chiude il cerchio e adesso è tutto uguale. Firefox a quanto pare fa eccezione ma infatti sul mio computer è sempre stato visibilmente più lento degli altri browser, il grande vince il piccolo perde. E dopo un altro rapido controllo ho scoperto che Google paga/possiede Opera e anche Firefox e anche DuckDuckGo e chissà cos’altro, quindi la risposta era semplice c’è dietro Google.

Bene, adesso che ho avviato Opera, vuole subito diventare il mio browser di default—stai calmo—e importare TUTTO, ma proprio TUTTO dagli altri browser, non vede l’ora di succhiarsi TUTTI i dati e farmi vedere quanto è bravo. Dico, ok, importiamo tutto. Seleziono Safari, e ZAC scompaiono tutte le opzioni tranne “segnalibri” che se la selezioni anziché fare qualcosa compaiono delle istruzioni che ti dicono come importare i segnalibri a mano esportandoli da Safari. Dico, ok, importiamo solo i segnalibri a mano, e li importa male in un modo a caso. Pace, ora ci sarà un modo da smanettone per importare la cronologia, no? Perché per me la cronologia è importante, non la cancello mai, mi capita regolarmente che devo ritrovare qualcosa che avevo visto ma non sbuca cercando con Google perché vengo sommerso da merda che non c’entra e che ha parole chiave simili, la stessa cosa che puntualmente mi capita quando mi metto a cercare come importare la cronologia da Safari—1000 siti in cui qualcuno ha scritto, in 200 paragrafi, come aprire Opera e schiacciare sul pulsante “importa TUTTO”, e constatare che non funziona con Safari e bon, perché la gente ha internet? Perché ha il cervello? A cosa gli serve? Ma poi—luce divina—arriva lo script su github scritto da un’anima pia che converte la cronologia da Safari a Chrome, e poi da Chrome a Opera l’importazione è supportata.

Lancio lo script, si mette a processare, vado a dormire. Giorno dopo (oggi), di buon mattino (le 11:00), copio la cronologia dentro Chrome, apro Chrome, cerco una roba a caso che non guardo da molto tempo (il libro di statistica di Maurizio Loreti), c’è a posto. Apro Opera, gli dico di importare da Chrome, ci pensa sù, importa, cerco il Loreti, nulla. Cerco cose di solo 2 anni fa, nulla. Cerco l’estate nulla. Insomma ha solo la cronologia recente. Un rapidissimo controllo mette in luce che Chrome e quindi forse anche Opera salva la cronolgia solo per 3 mesi e poi la cancella e che questa cosa non si può cambiare nelle impostazioni è così e te la cucchi. Puoi installare delle estensioni che gestiscono indipendentemente la cronologia.

Per riassumere, mi sono rotto le palle, e mi tengo Safari 13 finché non ho di nuovo voglia di perdere tempo con queste cose da giovani. Alle superiori riuscivo a installare più Linux al giorno, adesso non ho più l’età.

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